mercoledì 20 novembre 2013

Da Windows a Mac con l'uso di OS-X

Da molti è visto come un vero e proprio ostacolo, forse una delle battaglie più difficili per i prodotti Apple è quella di convincere gli utentiWindows ad abbandonare il sistema operativo Microsoft e provare OS X, forse, il miglior sistema attualmente in commercio. Sopratutto per coloro che utilizzano il computer saltuariamente, magari solo per navigare, o per entrare su Facebook, o magri con qualche programma particolare al lavoro, il cambiamento può effettivamente spiazzare ma, come accade nella maggior parte delle volte, il disorientamento è solo iniziale e già dopo qualche giorno di utilizzo inizierete a sentirvi in una nuova casa.


 


Con questa guida, vogliamo aiutare tutti i nuovi utenti che accendono per la prima volta il loro Mac, ad accelerare il processo di adattamento cercando, sopratutto all’inizio, di rendere il più familiare possibile il sistema su cui si lavorerà. Con questo non voglio dire che si vorrà cercare di replicare Windows con OS X, ma solamente che si cercherà di trovare il modo di eseguire le stesse cose fatte con il sistema Microsoft, tramite OS X e, credetemi, la maggior parte delle volte il tutto sarà davvero molto più semplice.
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venerdì 15 novembre 2013

MCE OptiBay, come installare un secondo disco nel MacBook Pro

Qualche tempo fa ho installato un disco Intel SSD X25-M nel mio MacBook Pro. Purtroppo per ragioni a me sconosciute, dopo qualche giorno ha smesso di funzionare. Continuo a pensare sia un buon disco comunque, penso sia stato un caso isolato il mio. Intel ha preferito rimborsarmi i soldi invece di sostituirmi il disco e ancora non sono riuscito a ricomprarlo dal momento che con l'euro in caduta libera, sono aumentati ulteriormente di prezzo. Nel frattempo però avevo già comprato un accessorio interessante: OptiBay.
optibay un hard disk al posto del superdrive
Questo adattatore, prodotto e venduto per $99 da MCE Technologies, permette di superare il limite di dimensioni degli SSD, inserendo un secondo disco nel computer nell'alloggiamento del SuperDrive. Per quest'ultimo viene poi fornito nel kit un case esterno, in modo tale da poterlo continuare ad usare via USB.
superdrive via usb
Dal momento che l'accessorio mi era arrivato da tempo e che non so' quando riuscirò a rimettere le mani su un SSD (sto valutando intanto se cambiare modello), ho deciso comunque di eseguire l'installazione e questa guida, anche per chi è potenzialmente interessato all'acquisto. Nel video vedremo nel dettaglio tutti i passaggi necessari al montaggio. Chiaramente l'operazione non è tra quelle che rientrano nei limiti di garanzia, pertanto farete tutto a vostro rischio e pericolo. Tuttavia con un po' di pazienza, seguendo la mia guida, non avrete nessun problema.


Conclusioni
Come dico nel video OptiBay permette di aumentare lo spazio di archivazione senza doversi sempre avvalere di dischi esteni (con notevoli vantaggi in termini di prestazioni). A patto certo di poter rinunciare al SuperDrive; che sarete costretti, in caso di necessità, a portarvi dietro. Ma l'utilizzo migliore di OptiBay è in combinazione con un disco SSD, offrendovi la possibilità si prenderne uno anche molto piccolo (64GB), utilizzando per l'archiviazione statica un secondo hard disk molto più capiente, ma meno veloce e costoso. Si potrà in questo modo risparmiare sul SSD, sfruttarne appieno la velocità per l'avvio e le applicazioni, ma avere comunque un grande spazio per i dati sul secondo Hard Disk. Il mio consiglio è quello di comprare il mac con il normale disco e poi prendere separatamente (e a miglior prezzo) un piccolo SSD, spostando poi il drive interno nell'alloggiamento del SuoerDrive con OptiBay.

Costo
Facendo i conti seguendo la logica appena citata, i $99 di OptiBay non solo vi aiuteranno ad avere una soluzione di storage capiente unita ad elevate prestazioni, ma andrete anche a risparmiare rispetto l'acquisto di un solo SSD da 160/256Gb avendo generalmente medesima velocità operativa ma maggiore capacità di storage.

PRO
Pro Soluzione unica nel suo genere
Pro Avere un secondo Hard Disk permette di aumentare di molto la capacità di archiviazione
Pro In accoppiata ad un piccolo SSD fornisce il meglio delle due tecnologie
CONTRO
Pro Il SupeDrive meriterebbe un case migliore (magari in alluminio)
DA CONSIDERARE
Pro Eventuali danni derivanti dal montaggio soni fuori garanzia Apple

venerdì 1 novembre 2013

Posta Certificata Gratuita

Invio di email con firma digitale Gratuita


E-mail (come altre forme di comunicazione) rende piuttosto difficile verificare l'autenticità. Solo perché si riceve una email da qualcuno, non significa che in realtà è venuto da quella persona. Forse l'e-mail è stato forgiato, forse il server di posta è stato violato per inviare e-mail, o forse dispositivo del mittente è stato rubato. C'è un modo infallibile per i destinatari di verificare l'autenticità dei messaggi, tuttavia, e in questo modo è attraverso certificati digitali e firma digitale. Ti guideremo attraverso il processo di creazione di un certificato e utilizzarlo per firmare i messaggi di posta elettronica in questa guida.

COSA È UN CERTIFICATO DIGITALE

Un certificato digitale è un file che viene memorizzato in Accesso Portachiavi sul vostro Mac.. I certificati sono disponibili in tutte le forme, ma il loro scopo principale è quello di verificare l'autenticità di un software, un sito web, o una e-mail. Per un certificato digitale per essere valido, deve essere ottenuto da un'autorità di certificazione digitale. Ci sono molte aziende là fuori che ti carica per questo scopo, ma noi useremo una CA libero (autorità di certificazione) per generare un certificato di firma e-mail nel passaggio successivo.

1. GENERIAMO UN CERTIFICATO:

Useremo una CA chiamato Comodo che ti permette di creare certificati gratuiti firma e-mail. Per iniziare, andare al loro sito web, e fare clic sul "Certificato di posta elettronica gratuito - Registrati subito!" Collegamento.


Una volta qui, compilare le informazioni, avendo cura di inserire l'indirizzo e-mail che si desidera ottenere il certificato per (se avrai bisogno di più certificati, è necessario registrarsi per ciascuno degli indirizzi email di cui si vuole il certificato).


In "Opzioni chiave privata", selezionare "2048 (High Grade)," e quindi immettere una password di revoca, e rientrare di verificare. Fare clic su Avanti dopo aver accettato il contratto di abbonamento.

Ricorda la password revoca. Se il vostro certificato digitale viene mai rubato (o si desidera passare a una CA diversa in futuro), è necessario revocare il certificato in modo che non può più essere utilizzato.

2. Download e installazione del certificato

Dopo che l'applicazione viene elaborata, si otterrà una mail da Comodo che indica che il certificato è idoneo per essere scaricato, e riceverai un link. Clicca sul link e seguire le istruzioni per scaricare il certificato di posta elettronica.

Una volta scaricato, fare doppio clic sul file. Cer per importarlo nel portachiavi di login in Accesso Portachiavi (in Applicazioni / Utility). Dopo l'importazione è completa, sarete in grado di visualizzare il certificato in questa zona di Accesso Portachiavi. È necessario ripetere la procedura per ogni Mac che si desidera inviare e-mail con firma digitale utilizzando.

3. Firma La tua email

Una volta installato, il certificato sarà collegato con i tuoi account di posta elettronica in applicazione Mail di OS X (potrebbe essere necessario riavviare OS X Mail ).


Quando si apre la finestra di composizione, noterete una nuova sezione nella finestra di composizione. La piccola icona segno di spunta indica che la firma digitale sia accesa, tuttavia, di un x-simbolo indica che la firma digitale sia spento. Quando la firma digitale è attivato, il vostro email sarà firmato con il certificato, che lascia al destinatario la mail proviene effettivamente dal mittente (perché si è in possesso del certificato digitale, che ha firmato l'e-mail).



Quando il destinatario riceve una e-mail, vedranno un sigillo di sicurezza "firmato", lasciando che il destinatario ispezionare il certificato di autenticità quando fanno clic sull'icona di sigillo di sicurezza.

giovedì 31 ottobre 2013

Nuovo OS-X Mavericks Problemi e Bug ........ soluzioni

OS X Mavericks è stato apprezzato fin dalla prima ora di vita, quando i giornalisti hanno potuto, dopo il keynote, fiondarsi nelle proprie camere d'albergo ed effettuare l'aggiornamento del sistema operativo.


Su centinaia di migliaia di download nelle prime ore, quasi nessun utente ha avuto problemi di sorta come: errori di lettura e scrittura disco, aggiornamento fallito o tanto altro. Eppure ad oggi il log di problemi compare all'improvviso e non fornisce un quadro gioioso della situazione, ma a tutto c'è una soluzione.
I problemi più "gravi" sono stati riscontrati nei confronti della durata della batteria; errori nei permessi di autenticazione; caduta di connessione in collegamento WiFi e problemi di navigazione per via di un Safari troppo pigro.

Problemi con i collegamenti SMB su Mavericks, come risolvere
Alcuni utenti di OS X 10.9 Mavericks hanno riscontrato problemi a connettersi ai propri dispositivi (tipicamente NAS) e file server, mediante protocollo SMB2. È possibile aggirare il problema specificando l’uso del vecchio protocollo.
Ci sono problemi con i collegamenti SMB suMavericks.Le difficoltà derivano dal fatto che Apple ha cambiato on OS X 10.9 il meccanismo di condivisione dei file e cartelle SMB, passato ora per default al protocollo SMB2 di Microsoft, migliorando performance, sicurezza e funzionalità multipiattaforma, ma la conseguenza è che in alcuni casi gli utenti lamentano l’impossibilità di collegarsi a server SMB, il che sarebbe utile non solo per collegarsi con i PC con Windows ma anche per connettersi con NAS e altre unità di rete.
Secondo quanto verificato,il problema è nell’incompatibilità del nuovo protocollo usato da Apple con alcuni server e NAS (alcuni di questi sono compatibili con il protocollo SMB1 e non con l’SMB2). Un utente ha individuato come ripristinare la situazione.
Il modo più semplice è quello di scegliere “Vai” dal Finder, selezionare “Connessione al server” e nella finestra che compare, indicare l’indirizzo del server anziché nel formato “smb://nomeserver” nel formato “cifs://nomeserver”
Un secondo metodo consiste nel forzare il sistema a usare sempre e comunque connessioni SMB. Per farlo, basta aprire il Terminale, incollare la seguente linea (tutta su una riga):
echo “[default]” >> ~/Library/Preferences/nsmb.conf; echo “smb_neg=smb1_only” >> ~/Library/Preferences/nsmb.conf




e premere il tasto a capo
Questo comando crea il file “nsmb.conf” nella cartella home dell’utente nel percorso ~/Library/Preferences/nsmb.conf e imposta direttive per attivare nel sistema l’uso del pià lento ma stabile protocollo SMB1 al posto dell’SMB2
Per rimuover in futuro questa impostazione, si dovrà aprire il Terminale e digitare:
rm ~/Library/Preferences/nsmb.conf




È consigliabile riavviare il sistema dopo avere eventualmente modificato le impostazioni di connessione di default (utile per rassettare eventuali processi SMB in corso).
Problemi con i collegamenti SMB su Mavericks




Problemi con Mail in Mavericks: 

Apple lo sa e presto arriverà una soluzione



Con l’aggiornamento a Mavericks, moltissimi utenti stanno avendo problemi nell’utilizzare account di posta IMAP come Gmail nell’applicazione Mail, soprattutto per quanto riguarda la sincronizzazione e il caricamento dei messaggi con altri dispositivi su cui è impostato lo stesso account.
mavericks_mail
Apple è al corrente del problema e fa sapere che presto sarà rilasciato un update diMavericks che andrà a correggere tutti i bug di Mail con gli acccount di posta elettronica di tipo IMAP.
Tra questi problemi, abbiamo messaggi che non vengono caricati, altri che non vengono eliminati e rimangono visibili ed e-mail che non vengono sincronizzate se lette da altri dispositivi.
Come dicevamo, Apple sta già lavorando al problema e ha inviato una versione test di Mail ad alcuni sviluppatori, chiedendo loro di provare quanto segue:
  • Usare Mail con diversi account, quali iCloud, Gmail ed Exchange
  • Inviare un messaggio e-mail
  • Ricevere e caricare nuovi messaggi ad intervalli diversi
  • Leggere e spostare i messaggi tra diverse cartelle nel proprio mail server e in locale sul Mac
  • Eliminare un messaggio
  • Annullare l’azione di spostamento o cancellazione di un messaggio
  • Impostare un messaggio come letto o non letto
Un aggiornamento dovrebbe quindi arrivare nei prossimi giorni.




Finder the cruncher: 

Come evitare il consumo anomalo di CPU su Mavericks

 Fare surf è bellissimo, ma faticoso; farlo a Mavericks (California) apparentemente ancora di più, tanto che anche nei momenti di calma, tra un’onda e l’altra, serve parecchia energia per mantenersi pronti e reattivi. Spesso il “Finder” durante gli aggiornamenti tra una major release e l’altra evidenzia vari problemi e in molti casi evidenzia improvvisamente un eccessivo consumo di risorse: con il passaggio a Mavericks sembra che questa anomalia risulti accentuata e, fatto nuovo, si manifesti anche dopo installazioni pulite.




Aprendo “Activity Monitor” in molti casi è possibile osservare un eccessivo consumo di risorse, in particolare l’utilizzo della CPU può schizzare anche al 200%.

In attesa di individuare le possibili cause la soluzione resta la solita e cioè: salvare una copia di backup del plist relativo al Finder (in caso di problemi), rimuovere il plist e riavviare il Finder, forzando la riscrittura di un nuovo file, ecco nel dettaglio i passi da seguire:
Aprire “Terminal” (Applications > Utilities)
mv ~/Library/Preferences/com.apple.finder.plist ~/Desktop/
killall Finder

Tenere monitorate le risorse utilizzate dal Finder tramite Activity Monitor: non dovrebbero più essere evidenti I picchi anomaly di CPU precedentemente rilevati.




ATTENZIONE: resettare il plist implica la perdita delle preferenze impostate in precedenza, che andranno ripristinate (Finder > Preferences).


Wester Digital

Come correggere il bug dei hardisk esterni in Mavericks

 


Come riporta Macitynet, Western Digital ha pubblicato sul forum di supporto ufficiale una guida su come rimuovere i software WD non compatibili con Mavericks, per tutti quegli utenti che hanno riscontrato bug nell’utilizzo dei relativi dischi esterni.


Dopo l’aggiornamento a Mavericks, molti utenti che utilizzano dischi esterni della Western Digital (ma non solo) sono stati colpiti da un bug che causa il ripartizionamento del disco, con relativa perdita di tutti i dati memorizzati. Il problema non riguarda tutti i dischi esterni dell’azienda, ma la percentuale è comunque elevata.
Per rimuovere il software WD non compatibile con Mavericks bisogna seguire i seguenti passaggi:
  • Lanciare l’applicazione SmartWare uninstaller che si trova in Applicazioni
  • Utilizzare Activity Monitor di Apple, che si trova in Applicazioni/Utility – per chiudere i processi: WDDMService, WD Quick View e SmartwareServerApp
  • Cancellare: /Library/LaunchDeamons/com.wdc.WDDMService.plist (serve per avviare WDDM)
  • Cancellare: /Library/LaunchDeamons/com.wdc.WDSmartWareServer.plist (serve per avviare SmartWare Server)
  • Cancellare: /Applications Support/WDSmartware (remove i programmi di supporto SmartWare)
  • Cancellare: /Application/WDSmartWare (è l’interfaccia utente di SmartWare)
  • Cancellare: Library/Preferences/com.wdc.smartware.plist
  • Dal pannello Preferenze di Sistema->Utenti e Gruppi entrare in Elementi login e rimuovere WDQuickview per tutti gli utenti. (Questo avvia WD Quick View quando un utente effettua il login. Dovrebbe esserci una sola voce per tutti gli utenti, per cui rimuovendola da uno qualsiasi degli account, verrà rimossa da tutti quelli presenti nel sistema)
Solo dopo aver effettuato questa procedura è possibile utilizzare nuovamente gli hard disk esterni WD su Mavericks, senza alcun rischio di perdere i dati. 
Come accennato all’inizio, il problema riguarda soprattutto i dischi esterni della WD, ma nel forum di supporto Apple sono presenti lamentele anche di utenti che utilizzano prodotti di marche diverse.
In ogni caso, il problema è da attribuire in gran parte alle case produttrici di dischi esterni, che hanno avuto diversi mesi per testare i propri software su Mavericks prima del rilascio ufficiale. Non aggiornare le app di gestione degli hard disk esterni, provocando i problemi di cui sopra, è una dimenticanza che grandi case come WD non possono permettersi.